Quali sono i fattori che hanno determinato e aggravano la crisi del settore dell'autotrasporto italiano? Ha provato ad individuarli il gruppo Contship Italia, che non è specificamente impegnato in questo comparto essendo attivo principalmente nei campi del terminalismo portuale, dell'intermodalità ferroviaria e della logistica, ma che si confronta quotidianamente con gli operatori del trasporto su gomma. Ne è nato un White Paper, in cui il gruppo ha raccolto una serie di dati utili a fare il punto sui diversi fattori che influenzano le dinamiche del settore, e a riflettere su alcune possibili soluzioni alla crisi. Soluzioni che, da quanto si desume dal Libro Bianco, sembrano invero tendere a tirare l'acqua al proprio mulino, dato che Contship Italia, riferendosi in particolare alla ripartizione modale, rileva che «il quadro economico e normativo determinato dalle scelte dei policy-makers è chiaramente legato a doppio filo alla disponibilità e alla sostenibilità economica delle alternative ferroviarie, che divengono progressivamente, a loro volta, volano del trasferimento dei volumi dalla strada alla ferrovia. Quando sussistono le condizioni per rendere praticabile questo percorso, e quando le scelte politico-economiche lo sostengono - sottolinea il White Paper - è dunque possibile innescare un circolo virtuoso, che permette agli operatori di investire nello sviluppo di nuovi servizi, facendo leva su economie di scala, infrastrutture dedicate, know-how e sensibilità del mercato; mercato che a sua volta riconosce, nel medio periodo, i vantaggi economici e operativi legati ad un mix modale più equilibrato e sostenibile, orientando la domanda verso un utilizzo sempre più spinto e intelligente dell'opzione intermodale».
Nel documento, dal titolo “L'autotrasporto italiano, tra crisi congiunturale, competizione internazionale e nuovi modelli di business”, Contship evidenzia come «il settore del trasporto su gomma italiano continui ad attraversare un periodo difficile, stretto tra il rallentamento della crescita a livello macroeconomico, la competizione con i trasportatori esteri e la necessità di rinnovare il proprio modello di business, per rispondere alle sfide imposte dal mercato e dall'evoluzione tecnologica».