Ferrovie, mobilità locale, porti verdi, strade, diritto all'abitare e autostrade. Si poggerà su questi sei assi il Recovery Plan del ministero dei Trasporti, illustrato oggi dalla ministra Paola De Micheli al governo, nel corso dell'audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera.
Nel dettaglio, si tratta di:
1. opere ferroviarie per la mobilità dei cittadini e la connessione veloce del paese;
2. riduzione del gap infrastrutturale e strumentale della mobilità locale finalizzata alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni progetto da realizzarsi in collaborazione con gli affari regionali;
3. green port e logistica sostenibile;
4. piano di resilienza delle strade regionali e degli enti locali per la coesione territoriale e il collegamento con le aree interne;
5. piano nazionale per la qualità dell'abitare (di cui è stato firmato il decreto attuativo con i Ministri Gualtieri e Franceschini per i primi 850 mln stanziati nella legge di bilancio 2020);
6. modernizzazione dei collegamenti stradali e autostradali immediatamente cantierabili.
Le risorse complessive a disposizione del governo italiano tramite il Recovery Fund - quindi non solo trasporti, ma anche sanità e scuola, per esempio - sono pari a 209 miliardi di euro. De Micheli ha sottolineato che, attualmente, per quanto riguarda il suo dicastero, al Parlamento è stato consegnato l'allegato al DEF "Piano Italia veloce" che indica 130 opere prioritarie, gli strumenti di finanziamento e il livello di maturità progettuale.