L’economia di ciclo chiuso permette di accelerare il processo di implementazione delle innovazioni e di attirare nuovi Сlienti, che tengono a uno sviluppo sostenibile. L’economia circolare, senza scarti, mira al rilascio di un capitale nell’ammontare di oltre 3,66 trilioni di euro entro il 2030. La logistica sarà un fattore-chiave del successo nei modelli aziendali emergenti. Come può il settore logistico adeguare efficacemente le circostanze economiche nel ciclo chiuso?
I fornitori logistici nell’economia circolare e i Partner della filiera di fornitura dovrebbero sviluppare maggiori possibilità di scambio di informazioni e implementare nuovi servizi di trasporto che adattino l’infrastruttura alle esigenze dell’economia circolare, in cui i materiali sono in continua circolazione in diverse catene di fornitura e non diventano mai scarti. La sfida logistica più grande nell’economia circolare è la bassa prevedibilità di flusso dei materiali, il loro basso valore finanziario e le diverse caratteristiche delle merci.
Viacheslav Tureiko, Direttore responsabile dello Sviluppo del Business nella AsstrA-Associated Traffic AG, ritiene che nei processi aziendali dell’economia circolare i costi logistici costituiscono il fattore primario nella stima del prezzo concorrenziale del prodotto. Pertanto, le aziende produttive che utilizzano materiali economici pongono molta attenzione ai costi di trasporto e di solito sviluppano propri sistemi logistici.
“I fornitori di servizi logistici Third Party Logistics (3PL) non sono particolarmente disposti al trasporto di materie lavorate, economiche. Il margine è molto più alto nel caso di trasporto di carichi più costosi. Gli erogatori di servizi 3PL possono conseguire un utile alquanto redditizio trasportando carichi economici di maggiore volume dal produttore che commissiona ad esempio l’intera logistica a una ditta esterna. Occorre concentrarsi sul consolidamento del volume e sviluppare un’efficace catena logistica in un determinato tratto commerciale” sottolinea Viacheslav Tureiko.
Le nuove opportunità della logistica basata sull’economia circolare saranno anche legate alle preferenze delle aziende e dei consumatori, che si decideranno ad usufruire dei servizi esterni. Una gestione economica e sostenibile della catena di fornitura costituirà una delle principali capacità delle aziende di successo nell’economia circolare. Catene di fornitura pienamente digitalizzate, comprendenti tutti i processi, dal concetto alla produzione e alla logistica, riusciranno ad affrontare le sfide imminenti. I fattori di cui non si può fare a meno saranno l’accurato monitoraggio, la tracciabilità e soluzioni logistiche attuali.
Secondo le ultime ricerche condotte da UPS, il 56% degli interpellati ha sostenuto che uno sconto in forma di rimborso in denaro favorirebbe senz’altro la restituzione e il riutilizzo dei prodotti di consumo, le loro componenti e i materiali collegati a breve scadenza. Il 47% degli intervistati ritiene che la restituzione del prodotto nel negozio stazionario è una soluzione altrettanto buona, mentre il 42% ha indicato la possibilità di rendere il prodotto attraverso la consegna prepagata.
Gli esempi aziendali più evidenti notevoli nel settore elettronico
Secondo la stessa ricerca la maggior parte degli operatori logistici non conosce interessanti casi aziendali all’interno dell’economia circolare. Tuttavia, le sue regole stanno diventando sempre più spesso un elemento quotidiano delle pratiche del settore del trasporto. Un esempio di “logistica verde” sono i trasporti andata e ritorno, chiamati anche backhaul, a cui AsstrA ha dato molto spazio negli ultimi anni, aggiungendo nuovi percorsi e pianificando la futura espansione.
Vitaly Verbilovich, Direttore del Reparto Ricerche e Sviluppo AsstrA aggiunge che nel 2018 AsstrA ha realizzato trasporti di ritorno nelle direzioni Bielorussia-Germania-Bielorussia, Francia-Russia-Francia, Ucraina-Repubblica Ceca-Ucraina, Polonia-Bielorussia-Polonia, Russia-Romania-Russia e Russia-Polonia-Russia.
“Nel 2018 la maggior parte dei trasporti di ritorno comprendeva la spedizione di materiali edili, prodotti chimici, legno, carta e carichi del settore alimentare” riporta Vitaly Verbilovich. Il Direttore del Reparto Ricerche e Sviluppo AsstrA prevede anche una crescita del fabbisogno di trasporti di andata e ritorno con carichi dei settori Hi-Tech e FMCG.
In quanto al trasporto di materiali riciclabili, i casi aziendali più esemplari della filiera di fornitura dell’economia circolare riguardano i carichi composti da prodotti finiti, precedentemente utilizzati, e non da materie prime. La lavorazione di materiali riciclabili richiede flessibilità dai fornitori dei servizi di stoccaggio e di trasporto, i quali si appoggiano su una quantità sempre più grande di soluzioni IT. La logistica dell’economia circolare comprende una tecnologia innovativa, che raccoglie in tempo reale i dati dai sensori di tutto il ciclo di trasporto e li mette a disposizione dei Partner e dei fornitori.
Secondo le previsioni, l’implementazione del modello economico circolare è sempre più richiesto nel settore tecnologico, con il riutilizzo dell’elettronica, che può essere facilmente integrata con i modelli di ricezione preesistenti. Le soluzioni logistiche come le etichette di consegna prepagate, imballaggi intelligenti e sistemi di ricezione sono volti a favorire il soddisfacimento del fabbisogno del mercato.
Gli esempi più evidenti del funzionamento dell’economia circolare ispirano gli altri
All’inizio del 2018 gli esiti della ricerca condotta da GreenBiz Growth riguardante l’economia circolare dimostrano che il 47% dei manager dello sviluppo sostenibile ritiene che l’economia circolare è estremamente importante per la loro attività. Il 50% degli interpellati ha affermato che si sta creando un’economia circolare, mentre il 97% dei leader aziendali ha sostenuto che la logistica ricopre un ruolo primario nell’efficace passaggio al modello economico circolare.
Uno degli esempi più evidenti del funzionamento dell’economia circolare è Nespresso, un’azienda globale che utilizza il programma take-back, in cui i consumatori possono dovunque gettare le cialde usate con il caffè in appositi sacchetti per il riciclaggio. Le cialde di alluminio vengono separate dai fondi di caffè prima che vengano fuse in metallo riutilizzabile per nuovi prodotti. I fondi vengono venduti come fertilizzante di alta qualità ai centri di giardinaggio, autorità municipali e unità familiari.
La holding Carlsberg ha avviato una collaborazione con l’azienda danese ecoXpac, Innovation Fund Denmark e l’Università Tecnica Danese al fine di elaborare bottiglie per la birra, completamente biodegradabili, in fibre di legno. L’obiettivo finale è la completa eliminazione dello spreco attraverso la produzione di prodotti ecosostenibili.
Anche la cooperativa danese di lavorazione delle patate KMC ha iniziato a trasformare le fibre di patata in un prezioso additivo alimentare, ricco di proteine, per l’industria alimentare. Si possono estrarre e lavorare gli amidi e le fibre delle patate, ottimizzando così la produzione di ogni patata a favore dei coltivatori ecologici. L’industria alimentare utilizza le fibre come un efficiente additivo alimentare.
Un altro esempio è il produttore finlandese di fertilizzante Ecolan, filiale di Honkajoki Oy.
Ecolan produce fertilizzante organico Agra dalla farina di carne e ossa. Le materie prime vengono trasformate in una polvere successivamente mescolata con altre sostanze, per ottenere infine il fertilizzante.
Tali esempi si stanno facendo sempre più diffusi e la logistica continuerà a ricoprire un ruolo significativo, facilitando il ritiro e aumentando la partecipazione dei consumatori, riducendo i costi da ogni parte, tramite l’ottimizzazione dei carichi e delle rotte del tipo backhauling.